September 14, 2022
Niccolò Marzichi Lenzi attraverso due sole etichette racconta in modo molto concentrato la storia di Tenuta Campo di Sasso e Tenuta di Biserno, un progetto vitivinicolo che ha preso il via nel 2000 in cui rientrano tre nomi della famiglia Antinori i fratelli Piero e Lodovico, zii di Niccolò che è figlio della terza sorella. Tenuta di Biserno si trova in Alta Maremma precisamente nel comune di Bibbona al confine con Bolgheri. Era priva di vigne che sono state piantate appunto nel 2000, circa 40 ettari che si trovano ad una altitudine di 90 m. s.l.m. coltivati con Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Siamo sulla costa toscana dove c’è una elevata qualità di vita e una grande tradizione vitivinicola che fa essere questo punto della regione un po’ la sorella minore di Bolgheri, che invece ha beneficiato di una storia più lunga dedicata al vino. Bibbona ci si auspica faccia lo stesso grande salto di qualità simile com’è per territorio. Tenuta Campo di Sasso si estende per 56 ettari, è costituita da terreni complessi con esposizioni diverse rispetto a Tenuta di Biserno. I terreni più sabbiosi godono di un clima più caldo ciò li rende ideali per coltivare la Syrah e il Vermentino oltre ai i vitigni bordolesi. Nelle sue vigne nasce l’Insoglio del Cinghiale, il vino fondatore.
Tenuta di Biserno e Campo di Sasso sono due realtà conosciute anche all’estero; già nel 2004 l’Insoglio del Cinghiale è stato portato negli Stati Uniti, una Syrah un po’ più erbacea che è sempre stata apprezzata e venduta con facilità distribuita in 50 paesi che ha un ottimo rapporto qualità prezzo. Il cinghiale dell’etichetta dell’Insoglio è un animale allusivo alla zona di produzione cioè la Maremma, è un animale grintoso, oltre ad essere molto apprezzato in tavola. Ci troviamo dinanzi ad un vino deciso dunque e l’annata 2020 lo conferma. Il lungo periodo vegetativo ha dato vini distesi tirando fuori la speziatura della Syrah e la carnosità delle altre varietà che lo compongono senza appesantirlo.
Il Pino di Biserno Toscana IGT Rosso 2019 è una espressione schietta e diretta del terroir da cui deriva cioè Bibbona.” Le annate 2018 e 2019 sono grandi annate che sono piaciute molto sul mercato” dice Roberta di Compagnia del Vino che si occupa della distribuzione di questi e tanti altri vini di marchi affermati sul mercato italiano. Annate opposte dal punto di vista climatico ma oramai codificato il sistema di vinificazione per questo taglio bordolese, il legno ben gestito, fanno di questo vino un classico dall’aroma intrigante. Le uve fermentano in tini tronco-conici e dopo la malolattica in barrique per il 25% del volume della massa l’affinamento dura un anno in barrique francesi nuove e di secondo passaggio mentre il 10% del volume rimane in acciaio. Affina sei mesi in bottiglia. Sprigiona un ventaglio ampio di profumi, spezie, foglie di fico, mirto e frutta come il tamarindo, le prugne secche, uva passa e tabacco. L’ingresso caratterizzato da una decisa astringenza tannica; è fresco ed integrato, lungo, un sorso elegante di cui si producono 25 mila bottiglie.
September 14, 2022
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